Calcolo perturbativo
Il calcolo perturbativo è una tecnica matematica per calcolare approssimativamente una quantità fisica quando l’interazione è sufficientemente debole, sviluppando i risultati in potenze della costante di accoppiamento.
In pratica, se un problema fisico è troppo difficile da risolvere esattamente, ma l'interazione è piccola, allora si può trattare l'interazione come una "perturbazione" di un problema più semplice.
- Si parte da una soluzion esatta di un sistema "ideale" (senza interazione).
- Si aggiungono delle correzioni sempre più piccole, dovute all’interazione reale.
- Si sviluppa il risultato tramite una serie di potenze della costante di accoppiamento.
Nota. Questa tecnica è molto usata nella fisica teorica, soprattutto nelle teorie quantistiche dei campi. Nel contesto della QED o della QCD, il calcolo perturbativo è usata nel calcolo delle ampiezze di scattering (probabilità di interazioni tra particelle), delle correzioni ai propagatori (es. massa, carica, momento magnetico) e delle sezioni d'urto (probabilità di reazione).
Esempio semplice (matematico)
Devo calcolare una funzione difficile, ad esempio:
$$ f(g) = \text{una quantità fisica dipendente da una costante } g $$
Se $g \ll 1$, ossia se $ g $ è molto più piccolo di 1, posso scrivere:
$$ f(g) = f_0 + g f_1 + g^2 f_2 + g^3 f_3 + \dots $$
Dove:
- $f_0$ è il risultato senza interazione (ordine zero)
- $g f_1$ è la prima correzione dovuta all’interazione
- $g^2 f_2$ è la seconda correzione, ecc.
Questa è detta serie perturbativa.
I termini della serie perturbativa sono rappresentati graficamente con i diagrammi di Feynman:
Ordine | Tipo di diagramma | Significato |
---|---|---|
0° ordine | linea semplice | interazione libera (no scambio) |
1° ordine | 1 vertice | scambio di una particella mediatrice |
2° ordine | loop | correzioni quantistiche |
... | ... | correzioni sempre più complesse |
Nelle teorie quantistiche (come QED e QCD) ogni ordine della serie corrisponde a un diagramma di Feynman che rappresenta una possibile interazione tra le particelle
Ogni diagramma contribuisce con un termine proporzionale a una potenza della costante di accoppiamento.
Note
Alcune osservazioni e note a margine:
- I limiti del calcolo perturbativo
Il calcolo perturbativo funziona solo se la costante di accoppiamento è piccola, ossia se le interazioni tra le particelle sono molto deboli.Ad esempio, nella QED (elettrodinamica quantistica) la costante di accoppiamento è molto bassa ( $\alpha \approx \frac{1}{137}$ ) perché i fotoni sono neutri, in questo caso il calcolo perturbativo offre delle approssimazioni accettabili. Viceversa, nella QCD (cromodinamica quantistica) a bassa energia la costante di accoppiamento è alta ( $\alpha_s \sim 1$ ), quindi la serie non converge. In questo caso il calcolo perturbativo non è adatto ed è necessario usare dei metodi non perturbativi
E così via.