Tabelle di frequenza

In statistica, una tabella di frequenza è uno strumento che permette di organizzare e rappresentare in modo chiaro e ordinato i dati raccolti in un'indagine statistica.

Questo tipo di tabella suddivide i dati in classi o categorie e indica quante volte ogni classe o categoria compare nel dataset, ossia la frequenza con cui si verificano i diversi valori.

La tabella di frequenza è composta generalmente da quattro colonne principali:

  • Classi di frequenza o categorie
    Rappresentano i diversi gruppi o intervalli (modalità) in cui vengono suddivisi i dati.

    Se, ad esempio, si volessi analizzare l'altezza di un gruppo di persone, le classi potrebbero essere intervalli di altezza come "150-159 cm", "160-169 cm", ecc.

  • Frequenza assoluta (F)
    Indica il numero di osservazioni dette "occorrenze" che rientrano in ciascuna classe o categoria.

    Continuando con l'esempio dell'altezza, la frequenza assoluta per la classe "150-159 cm" potrebbe essere, ad esempio, 12, il che significa che 12 persone hanno un'altezza compresa tra 150 e 159 cm.

  • Frequenza relativa (f)
    È il rapporto tra la frequenza assoluta di una classe e il numero totale di osservazioni. La somma di tutte le frequenze relative di una tabella è uguale a 1.  $$ f = \frac{F}{T} $$ Dove T è il numero totale delle unità statistiche mentre F è la frequenza assoluta di una modalità.  Questo valore è spesso espresso come percentuale. $$ f = \frac{F}{T} \cdot 100 $$ In questo caso, la somma di tutte le frequenze relative espresse in percentuale è uguale a 100%.

    Se il totale delle persone osservate fosse 100, e 12 persone rientrano nella classe "150-159 cm", la frequenza relativa sarebbe 12%. $$ f = \frac{F}{T} \cdot 100  $$ In questo caso F=12 e T=100. $$ f = \frac{12}{100} \cdot 100  = 0.12 \cdot 100 = 12% $$

  • Frequenza cumulata
    La frequenza cumulata è la somma delle frequenze assolute e/o relative fino a una certa classe o categoria. Rappresenta il numero totale di osservazioni che rientrano in quella classe e in tutte le classi precedenti. Viene utilizzata per capire quanti dati sono inclusi fino a un determinato punto della distribuzione.

Le tabelle di frequenza sono molto utili per analizzare rapidamente le distribuzioni dei dati e sono spesso utilizzate come base per rappresentazioni grafiche come istogrammi o diagrammi a barre.

Permettono inoltre di individuare facilmente la moda (il valore che compare più frequentemente) e di avere un'idea immediata della distribuzione dei dati all'interno del campione.

    Esempio pratico

    Ho raccolto i dati sull'altezza di 30 studenti, con i seguenti risultati:

    - 150-159 cm: 3 studenti
    - 160-169 cm: 8 studenti
    - 170-179 cm: 15 studenti
    - 180-189 cm: 4 studenti

    La tabella di frequenza potrebbe apparire così:

    Altezza (cm) Frequenza Assoluta Frequenza Relativa (%) Frequenza Cumulata Frequenza Cumulata (%)
    150-159 3 10% 3 10%
    160-169 8 26.7% 11 36.7%
    170-179 15 50% 26 86.7%
    180-189 4 13.3% 30 100%
    Totale 30 100%    

    L'insieme delle coppie formate dalla modalità (prima colonna) e dalla frequenza assoluta corrispondente (seconda colonna) viene detta distribuzione di frequenza.

    Ad esempio (150-159,3), (160-169,8), (170-179,15), (180-189,4)

    La terza colonna indica la frequenza cumulata assoluta.

    Ad esempio, nella riga della modalità 170-179 cm la frequenza cumulata è 26 perché la somma delle frequenze assolute fino a questa modalità è $$ 3+8+15=26 $$

    La quarta colonna indica la frequenza cumulata relativa. In questo caso vengono sommate le frequenze relative.

    Ad esempio, nella riga della modalità 170-179 cm la frequenza cumulata relativa è 86.7% perché la somma delle frequenze relative fino a questa modalità è $$ 10 \% +26.7 \% +50 \% =86.7 \% $$

    In conclusione, le tabelle di frequenza rappresentano un passaggio cruciale nell'analisi statistica, consentendo di trasformare un insieme di dati grezzi in una forma più interpretabile e visivamente chiara.

     


     

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