Gli indici di variabilità

Gli indici di variabilità misurano la dispersione e la disuguaglianza dei dati in una distribuzione statistica.

La variabilità dei dati è quantificabile in due aspetti diversi tra loro

  • La dispersione è l'addensamento o meno dei valori rispetto a un valore medio xM (o altro valore). La posso misurare tramite lo scarto o lo scostamento medio dei valori xi-xM
  • La disuguaglianza è la differenza di valore dei dati. La misuro osservando le differenze in valore assoluto |xi-xj| tra tutti gli elementi della popolazione presi a coppia.

Nota. Gli indici di variabilità sono usati in statistica per confrontare due o più distribuzioni o popolazioni statistiche. Ad esempio, se ho due gruppi A e B con la stessa media ma il gruppo B ha minore dispersione, vuol dire che i dati del secondo gruppo sono più concentrati intorno al valore medio rispetto al primo gruppo.

A cosa servono gli indici di variabilita

Quando utilizzo un indice di posizione (es. la media aritmetica) ottengo una informazione sintetica della distribuzione perdendo però molte altre informazioni.

Tra le informazioni perdute c'è quella sulla variabilità dei dati.

Ad esempio, considero due gruppi di studenti e misuro la loro altezza.

due tabelle di dati

In entrambi i casi la media aritmetica è uguale a 1,77 cm ... ma le popolazioni statistiche non sono uguali.

$$ \mu=1,77 \ cm $$

E' un indice di sintesi che non mi dice nulla sulla variabilità dei dati.

  • Nel primo gruppo (classe 1) gli studenti hanno tutti un'altezza vicina alla media (1,77)
  • Nel secondo gruppo (classe 2) gli studenti hanno altezze molto diverse dalla media (1,77).

Per questa ragione, è molto utile accompagnare un indice di sintesi con un indice di variabilità.

Tipi di indici di variabilità

Esistono due tipologie di indici di variabilità

E così via.

 


 

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La variabilità in statistica