Ideogrammi

Gli ideogrammi sono strumenti visivi utilizzati in statistica per rappresentare quantità o categorie in maniera più visiva e immediata.

Al posto di usare solo numeri o grafici classici, come i grafici a barre o a torta, utilizzano simboli o immagini che suggeriscono direttamente il significato dei dati.

La particolarità di queste figure è che le loro dimensioni variano in proporzione ai dati, offrendo così una rappresentazione intuitiva delle quantità coinvolte.

Un esempio pratico

Voglio rappresentare la quantità di mele prodotte in alcuni paesi.

Paese Produzione (tonnellate)
Italia 2.500.000
Francia 1.600.000
Germania 1.050.000
Spagna 900.000
Polonia 3.000.000

Per rappresentare i dati con un ideogramma potrei utilizzare delle immagini di mele.

Ogni simbolo della mela rappresenta 500 tonnellate.

esempio di ideogramma

In alternativa, potrei costruire un ideogramma mostrando delle mele di diverse dimensioni, piccole, medie o grandi in proporzione esatta ai dati di ciascun paese.

altro esempio di ideogramma

Questa rappresentazione non solo rende il grafico più accattivante visivamente, ma rende anche immediata la comprensione della quantità.

Invece di interpretare numeri astratti, l'osservatore può "vedere" la quantità di mele prodotte prodotte in modo intuitivo. 

Pro e contro degli ideogrammi

Vantaggi

Uno dei principali vantaggi degli ideogrammi è l'immediatezza visiva.

La differenza tra i fenomeni rappresentati è chiara a colpo d'occhio. Non serve leggere né interpretare numeri complessi. Il lettore può comprendere le proporzioni tra i dati senza dover fare calcoli mentali.

Inoltre, le figure simboliche catturano l'attenzione del lettore e sono più facilmente ricordabili rispetto a un grafico standard o a una tabella di dati, perché creano un legame emotivo con i dati.

In generale, gli ideogrammi possono visualizzare dati anche molto complessi in modo semplice e intuitivo.

Svantaggi

Gli ideogrammi richiedono più tempo per essere realizzati.

E' necessario saper individuare il simbolo giusto per ciascuna rappresentazione (es. il simbolo di una mela per la produzione di mele, il simbolo di un automobile per la produzione o la vendita di auto, ecc) e la ricerca non è sempre facile.

Se non viene mantenuta una corretta proporzione tra le dimensioni delle figure e i dati reali, si rischia di distorcere il significato e la rappresentazione dei dati.

Nota. Un errore comune è rappresentare le figure su una scala non lineare, ad esempio aumentando l'area invece dell'altezza: questo può alterare la percezione dei rapporti tra i dati e confondere l’osservatore. Pertanto, è importante bilanciare estetica e precisione.

Infine, quando c'è una marcata differenza tra il valore massimo e quello minimo nei dati, l'ideogramma potrebbe non rendere chiaramente percepibile la proporzione reale tra i dati.

In questi casi conviene integrare il grafico con delle etichette numeriche per rendere più chiara la proporzione, oppure usare delle scale logaritmiche che riducono la differenza tra i dati ma rendono meno intuitiva l'interpretazione dell'ideogramma.

E così via.

 


 

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