Filtraggio nelle telecomunicazioni
Il filtraggio è un'operazione chiave nel dominio della frequenza e ha lo scopo di selezionare o eliminare specifiche componenti spettrali di un segnale.
Quando si parla di filtraggio, ci si riferisce a una moltiplicazione nel dominio della frequenza, dove lo spettro del segnale viene moltiplicato per la risposta di un filtro, anch'essa una funzione della frequenza.
Questo processo consente di far passare solo certe frequenze e attenuare o eliminare altre.
Questo comporta una perdita di parte del contenuto informativo, poiché le frequenze eliminate corrispondono a una porzione del segnale originale.
Per esempio, se un sistema ha una larghezza di banda di 10 MHz, ma il segnale che si vuole trasmettere occupa 12 MHz, il filtraggio agisce selezionando solo le frequenze che rientrano nel limite del sistema (in questo caso 10 MHz), scartando quelle in eccesso.
Nel dominio del tempo, questa operazione corrisponde a una convoluzione, che viene applicata per modellare l'effetto del filtraggio sul segnale.
In frequenza, però, è più semplice analizzare come le componenti energetiche del segnale vengono distribuite.
Capire quali frequenze contengono il maggior contenuto informativo permette di evitare di perdere parti critiche del segnale durante il filtraggio.
In sintesi, filtrare significa lavorare in frequenza per selezionare le parti più importanti del segnale, eliminando quelle che il sistema non può gestire e preservando quelle che contengono informazioni essenziali, al fine di ridurre le distorsioni e ottimizzare la trasmissione.
E così via.