La semplificazione di una frazione

Come si semplifica una frazione

Una frazione può essere semplificata dividendo il numeratore e il denominatore per uno stesso numero. $$ \frac{a}{b} \sim \frac{a:k}{b:k} $$

La frazione semplificata è una frazione equivalente alla frazione iniziale perché hanno in comune lo stesso quoziente.

Esempio. La frazione 8/4 $$ \frac{8}{4} $$ può essere semplificata dividendo per due il numeratore e il denominatore. $$ \frac{8:2}{4:2} = \frac{4}{2} $$ Il risultato è una frazione equivalente alla precedente. $$ \frac{8}{4} \sim \frac{4}{2} $$ Le due frazioni 8/4 e 4/2 sono frazioni equivalenti perché hanno lo stesso quoziente $$ \frac{8}{4} = 8:4 = 2 $$ $$ \frac{4}{2} = 4:2 = 2 $$

Una frazione è detta ridotta ai minimi termini quando il numeratore e il denominatore non hanno divisori in comune diversi da 1, ossia quando sono co-primi.

Per ridurre ai minimi termini una frazione basta dividere il numeratore e il denominatore per il massimo comune divisore dei due numeri.

$$ \frac{a}{b} \sim \frac{a:MCD(a,b)}{b:MCD(a,b)} $$

Nota. Per ridurre ai minimi termini la frazione $$ \frac{9}{12} $$ calcolo il massimo comune divisore MCD(9,12) del numeratore e del denominatore $$ MCD(9,12)=3 $$ Poi divido il numeratore e il denominatore della frazione per il massimo comune divisore (3). $$ \frac{9:MCD(9,12)}{12:MCD(9,12)} = \frac{9:3}{12:3} = \frac{3}{4} $$ Il risultato finale è la frazione ridotta ai minimi termini perché non ulteriormente semplificabile. $$ \frac{9}{12} \sim \frac{3}{4} $$

La semplificazione delle frazioni si dimostra citando la proprietà invariantiva delle frazioni.

    Un esempio pratico

    Considero la frazione

    $$ \frac{32}{28} $$

    Entrambi i due numeri sono divisibili per 2

    Per semplificare la frazione divido per il divisore comune (2) sia il numeratore che il denominatore

    $$ \frac{32:2}{28:2} $$

    Il risultato è una frazione equivalente alla precedente, detta "semplificata" perché i numeri al numeratore e al denominatore sono più piccoli.

    $$ \frac{16}{14} $$

    La nuova frazione è ulteriormente semplificabile perché il numeratore e il denominatore sono divisibili per due.

    Quindi, divido ancora per due sia il numeratore che il denominatore della frazione.

    $$ \frac{16:2}{14:2} $$

    Il risultato è un'altra frazione equivalente semplificata.

    $$ \frac{8}{7} $$

    Quest'ultima frazione è anche detta ridotta ai minimi termini perché il numeratore (8) e il denominatore (7) non hanno divisori in comune diversi da 1.

    I numeri 8 e 7 sono numeri co-primi (o relativamente primi).

    Nota. Per ridurre una frazione ai minimi termini senza compiere tutti i passaggi precedenti basta calcolare il massimo comune divisore del numeratore e del denominatore.

    Esempio 2

    Devo ridurre ai minimi termini la frazione

    $$ \frac{32}{28} $$

    Calcolo il massimo comune divisore del numeratore (32) e del denominatore (28)

    $$ MCD(32,28) = 4 $$

    Nota. Per calcolare il massimo comune divisore scompongo i due numeri in fattori primi $$ 32 = 2^5 $$ $$ 28 = 2^2 \cdot 7 $$ Poi moltiplico tra loro i fattori primi in comune prendendo quelli con l'esponente più basso. In questo caso 32 e 28 hanno un solo fattore primo in comune (2) e l'esponente più basso è 22. Non essendoci altri fattori in comune il massimo comune divisore dei due numeri è 22 ossia 4. $$ MCD(32,28)=4 $$

    A questo punto divido il numeratore (32) e il denominatore (28) della frazione per il loro massimo comune divisore (4)

    $$ \frac{32:MCD(32,28)}{28:MCD(32,28)} $$

    $$ \frac{32:4}{28:4} $$

    $$ \frac{8}{7} $$

    Il risultato finale è la frazione equivalente ridotta ai minimi termini.

    Nota. Il risultato è la stessa frazione a cui sono giunto nell'esempio precedente dividendo il numeratore e il denominatore della frazione passo dopo passo. In questo caso ho però ottenuto la riduzione ai minimi termini in un solo passaggio dopo il calcolo del massimo comune divisore. Quando i numeri al numeratore e al denominatore della frazione sono molto alti, questo secondo metodo riduce di molto i calcoli ed evita il rischio degli errori di distrazione.

    E così via.

     


     

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