Invarianti di una trasformazione geometrica
Gli invarianti di una trasformazione geometrica sono le proprietà che rimangono inalterate ("non variano") quando una figura è sottoposta a quella trasformazione.
Gli invarianti dipendono dal tipo di trasformazione considerata.
Ogni tipo di trasformazione geometrica ha i suoi specifici invarianti.
A cosa servono? L'identificazione degli invarianti è utile per studiare e comprendere le proprietà delle figure geometriche e il loro comportamento sotto varie trasformazioni.
Un esempio pratico
In una traslazione, tutti i punti di una figura si spostano nella stessa direzione e di una stessa distanza.
Quindi, restano invariate le distanze tra i punti, la forma, la dimensione e l'orientamento della figura.
Esempio 2
In una rotazione, una figura ruota attorno a un punto fisso P.
In questo caso gli invarianti sono il punto fisso, le distanze tra i punti, la forma e la dimensione della figura.
Esempio 3
In una riflessione (specchiamento) una figura viene capovolta rispetto a una linea detta asse di riflessione.
Gli invarianti della riflessione sono le distanze tra punti, la forma e la dimensione.
Nota. In generale, una isometria (es. traslazione, rotazione, riflessione, ecc.) è una trasformazione geometrica che mantiene invariata la distanza tra ogni coppia di punti, ossia i cosiddetti "movimenti rigidi". Quindi, le distanze, la forma e la dimensione sono proprietà invarianti di qualsiasi isometria.
Esempio 4
In una omotetia (dilatazione) la figura viene scalata rispetto a un punto fisso, chiamato centro di omotetia.
In questo caso gli invarianti sono il rapporto delle distanze tra i punti rispetto al centro di omotetia, la forma ma non la dimensione assoluta delle figure.
Nota. L'omotetia non è una isometria. A differenza delle isometrie, l'omotetia modifica le distanze assolute tra i punti e, quindi, le dimensioni delle figure pur mantenendo inalterate le loro proporzioni e forme.
E così via.