Il prodotto diretto degli spazi vettoriali nella teoria delle categorie

Il prodotto diretto \(V \times W\) di due spazi vettoriali \(V\) e \(W\) è definito come l'insieme di tutte le coppie ordinate \((v, w)\), dove \(v \in V\) e \(w \in W\). Ogni coppia può essere sommata o moltiplicata per uno scalare rispettando le seguenti regole:

  • Addizione
    \((v, w) + (v', w') = (v+v', w+w')\)
  • Moltiplicazione per uno scalare
    \(r(v, w) = (rv, rw)\)

Introduco delle mappe di proiezione, ovvero delle funzioni che "proiettano" un elemento del prodotto diretto indietro nei suoi componenti originali:

$$ p_1(v, w) = v $$

$$ p_2(v, w) = w $$

Queste funzioni estraggono rispettivamente il primo e il secondo componente della coppia.

Per la proprietà universale dei prodotti diretti, se esistono trasformazioni \( \sigma_1: X \rightarrow V \) e \( \sigma_2: X \rightarrow W \), esiste una trasformazione unica

$$ \tau: X \rightarrow V \times W \text{ tale che } p_1 \circ \tau = \sigma_1  \  e \  p_2 \circ \tau = \sigma_2 $$

La trasformazione \( \tau \) combina essenzialmente le due trasformazioni \( \sigma_1 \) e \( \sigma_2 \) in una singola trasformazione che mantiene tutte le informazioni necessarie per recuperare \( \sigma_1 \) e \( \sigma_2 \) usando le mappe di proiezione.

Nota. Questa costruzione è importante perché mi permette di passare da lavorare separatamente in due spazi \(V\) e \(W\) a lavorare in un unico spazio \(V \times W\), mantenendo la possibilità di recuperare facilmente i componenti originali grazie alle mappe di proiezione. È un modo per "unire" spazi vettoriali mantenendo l'accesso a ciascuno individualmente attraverso le proiezioni.

    Un esempio pratico

    Considero questi spazi vettoriali $ V $ e $ W $

    $$ V = \mathbb{R}^2 $$

    $$ W = \mathbb{R}^3 $$

    Il prodotto diretto \( V \times W \) sarà l'insieme delle coppie \((v, w)\) dove:

    • \( v \in \mathbb{R}^2 \) ad esempio, vettori come \( (1,2) \)
    • \( w \in \mathbb{R}^3 \) ad esempio, vettori come \( (3,4,5) \)

    Ad esempio, il vettore $ v $ potrebbe indicare la posizione (x,y) sul piano mentre il vettore $ w $ il colore del punto espresso con una terna di valori RGB ovvero (red, green, blue).

    Una coppia tipica nel prodotto diretto \(V \times W\) potrebbe essere \(( (1,2), (3,4,5) )\).

    Le operazioni sarebbero:

    • Addizione

      Esempio $$ ( (1,2), (3,4,5) ) + ( (2,3), (1,1,1) ) $$ $$ ( (1+2, 2+3), (3+1, 4+1, 5+1) ) $$ $$ ( (3,5), (4,5,6) ) $$

    • Moltiplicazione per uno scalare

      Esempio $$ 2 \cdot ( (1,2), (3,4,5) ) $$ $$ ( (2\cdot1, 2\cdot2), (2\cdot3, 2\cdot4, 2\cdot5) ) $$ $$ ( (2,4), (6,8,10) ) $$

    Definisco delle mappe di proiezione

    • \(p_1( (1,2), (3,4,5) ) = (1,2)\)
    • \(p_2( (1,2), (3,4,5) ) = (3,4,5)\)

    le mappe di proiezione

    Secondo la proprietà universale, immagino di avere uno spazio vettoriale $ X $ su $ \mathbb{R} $ e due trasformazioni lineari

    $$ \sigma_1 : X \to \mathbb{R}^2 $$

    $$ \sigma_2 : X \to \mathbb{R}^3 $$

    definite come:

    • \( \sigma_1(t) = (t, t^2) \)
    • \( \sigma_2(t) = (t, 2t, 3t) \)

    Voglio trovare una trasformazione

    $$ \tau : \ X \ \to \mathbb{R}^2 \times \mathbb{R}^3 \text{ tale che }  p_1 \circ \tau = \sigma_1 \ e \  p_2 \circ \tau = \sigma_2 $$

    Definisco

    $$  \tau(t) = ( \sigma_1(t), \sigma_2(t) ) = ( (t, t^2), (t, 2t, 3t) ) $$

    A questo punto verifico se $ p_1 \circ \tau = \sigma_1 $ e se $ p_2 \circ \tau = \sigma_2 $

    • \( p_1(\tau(t)) = p_1( (t, t^2), (t, 2t, 3t) ) = (t, t^2) \) che è \( \sigma_1(t) \)
    • \( p_2(\tau(t)) = p_2( (t, t^2), (t, 2t, 3t) ) = (t, 2t, 3t) \) che è \( \sigma_2(t) \)

    Quindi \( \tau \) è la trasformazione lineare unica che combina le trasformazioni \( \sigma_1 \) e \( \sigma_2 \) nel prodotto diretto mantenendo la corrispondenza richiesta dalle mappe di proiezione.

    la trasformazione lineare

    Ad esempio se $ t = 1 $ vediamo cosa accade

    $$ \sigma_1(1) = (1, 1^2) = (1, 1) $$

    $$ \sigma_2(1) = (1, 2 \cdot 1, 3 \cdot 1) = (1, 2, 3) $$

    Ora, se combino queste trasformazioni nella trasformazione \( \tau \), che è definita come:

    $$ \tau(t) = (\sigma_1(t), \sigma_2(t)) $$

    Sostituendo \( t = 1 \) ottengo:

    $$ \tau(1) = (\sigma_1(1), \sigma_2(1)) = ((1, 1), (1, 2, 3)) $$

    A questo punto verifico le mappe di proiezione:

    $$ p_1(\tau(1)) = p_1((1, 1), (1, 2, 3)) = (1, 1) = \sigma_1(1) $$

    $$ p_2(\tau(1)) = p_2((1, 1), (1, 2, 3)) = (1, 2, 3) =   \sigma_2(1) $$

    Questo esempio mostra come la trasformazione \( \tau \) effettivamente combina le informazioni di \( \sigma_1 \) e \( \sigma_2 \) e come le mappe di proiezione permettano di recuperare i componenti originali dai risultati di \( \tau \), confermando la correttezza delle operazioni nel prodotto diretto in base alla proprietà universale.

    Spero che questo esempio numerico renda il concetto di prodotto diretto e mappe di proiezione più tangibile e facile da comprendere.

    E così via

     


     

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