Le operazioni matematiche tra monomi

Le principali operazioni matematiche tra monomi

L'addizione tra monomi

L'addizione tra due o più monomi con la stessa parte letterale (monomi simili) si ottiene raccogliendo il fattore comune e sommando i coefficienti numerici.
la somma tra monomi

La somma di due monomi è un altro monomio.

L'addizione tra due monomi è possibile solo se hanno la stessa parte laterale, ossia sono monomi simili. In caso contrario non è possibile.

Esempio. Considero la somma di due monomi $$ 2a^3 + 4a^3 $$ raccolgo il fattore comune $$ (2+3) \cdot a^3 $$ Sommo i coefficienti algebrici $$ 5a^3 $$ Il risultato è la somma algebrica dei due monomi.

Esempio 2
. Considero la somma di due monomi $$ 2a^3 + 5a^2 $$ In questo caso l'espressione non posso semplificarla perché la parte letterale è diversa e l'addizione non è possibile.

L'addizione non è una operazione interna ai monomi, perché la somma non è detto che sia ancora un monomio.

Ad esempio, se i monomi non sono simili il risultato finale è un polinomio.

Esempio. Questa è un'addizione tra due monomi non simili $$ 3x^2 + 4x $$ In questo caso il risultato è un polinomio. Non è un monomio.

La sottrazione tra monomi

La sottrazione tra due o più monomi con la stessa parte letterale (monomi simili) si ottiene raccogliendo il fattore comune e calcolando la differenza dei coefficienti numerici.
la differenza tra monomi

La differenza di due monomi è un altro monomio.

Anche in questo caso la differenza non è possibile se i monomi hanno parti letterali differenti.

Esempio. Devo sottrarre due monomi $$ 2a^3 - 5a^3 $$ raccolgo il fattore comune $$ (2-5) \cdot a^3 $$ Calcolo la differenza dei coefficienti algebrici $$ -3a^3 $$ Il risultato è la differenza algebrica dei monomi.

Esempio 2
. In questo caso non posso calcolare la differenza trai due monomi $$ 2a^3 + 5a^2 $$ perché le parti letterali sono diverse e l'espressione non è semplificabile.

La sottrazione tra due monomi simili può anche essere vista come la somma del primo con l'opposto del secondo.

Esempio. Per sottrarre due monomi $$ 2a^3 - 5a^3 $$ sommo il primo monomio $ 2a^3 $ per l'opposto del secondo $ -5a^3 $ che in questo caso è $ 5a^3 $ $$ (2a^3) - (5a^3) = 2a^3 + (- 5a^3) = -3a^3 $$

Merita d'essere sottolineato che la sottrazione non è una operazione interna ai monomi, perché il risultato non è detto che sia sempre un monomio. Se i monomi non sono simili il risultato è un polinomio.

La moltiplicazione tra monomi

Il prodotto tra monomi è un monomio che ha come coefficiente il prodotto dei coefficienti numerici dei monomi e come parte letterale il prodotto delle parti letterali dei monomi.
il prodotto tra monomi

La moltiplicazione tra monomi non richiede che i monomi siano monomi simili, potrebbero anche non esserlo.

Per calcolare il prodotto tra monomi è necessario conoscere le proprietà delle potenze.

Esempio. Devo moltiplicare due monomi $$ 4a^2b \cdot 5a^3c $$ Utilizzo la proprietà associativa e commutativa per raggruppare il prodotto dei coefficienti numerici e il prodotto delle parti letterali $$ (4 \cdot 5) \cdot (a^2b \cdot a^3c) $$ Calcolo il prodotto dei coefficienti $$ 20 \cdot (a^2b \cdot a^3c) $$ Poi calcolo il prodotto delle parti letterali raggruppando le stesse lettere $$ 20 \cdot (a^2 \cdot a^3) \cdot b \cdot c $$ Utilizzo le proprietà delle potenze nei prodotti tra le stesse lettere $$ 20 \cdot (a^{2+3}) \cdot bc $$ Il risultato è il prodotto algebrico dei monomi. $$ 20a^5bc $$

Se uno dei due monomi è lo zero, il risultato è sempre il monomio nullo, perché lo zero è l'elemento assorbente rispetto alla moltiplicazione anche nell'insieme dei monomi.

Esempio. Considero il prodotto tra un monomio e lo zero $$ 4a^2b \cdot 0 = (4 \cdot 0) \cdot a^2b = 0 \cdot a^2b = 0 $$

Il prodotto di due monomi è sempre un monomio, quindi la moltiplicazione è un'operazione interna all'insieme dei monomi.

La divisione tra monomi

La divisione tra monomi è un monomio che ha come coefficiente il quoziente dei coefficienti numerici dei monomi e come parte letterale il quoziente delle parti letterali dei monomi. Il divisore non deve essere nullo.
il quoziente tra monomi

Anche nel caso della divisione non occorre che il monomio dividendo e il monomio divisore siano monomi simili.

E' invece necessario che il monomio divisore non sia nullo perché la divisione per zero è un'operazione impossibile.

Per calcolare il quoziente tra monomi è necessario applicare le proprietà delle potenze.

Esempio. Devo dividere due monomi $$ 8a^4b : 4a^3c $$ Riscrivo la divisione come frazione $$ \frac{8a^4b}{4a^3c} $$ Utilizzo la proprietà associativa e commutativa per raggruppare il quoziente dei coefficienti numerici e il quoziente delle parti letterali $$ \frac{8}{4} \cdot \frac{a^4b}{a^3c} $$ Calcolo il quoziente dei coefficienti numerici $$ 2 \cdot \frac{a^4b}{a^3c} $$ Poi calcolo il quoziente delle parti letterali $$ 2 \cdot a^4b \cdot a^{-3}c^{-1} $$ $$ 2 \cdot a^{4-3}bc^{-1} $$ $$ 2 \cdot abc^{-1} $$ $$ \frac{2ab}{c} $$ Il risultato è il monomio quoziente.

La divisione non è un'operazione interna all'insieme dei monomi perché il risultato può anche essere una frazione algebrica.

Ad esempio, il risultato della divisione  $ \frac{2a^2b}{ac} = \frac{2ab}{c} $ non è un monomio ma una frazione algebrica.

La potenza di un monomio

La potenza di un monomio è un monomio che ha per coefficiente numerico la potenza del coefficiente numerico del monomio e per parte letterale la potenza della parte letterale del monomio.
la potenza del monomio

Per calcolare la potenza n-esima di un monomio occorre conoscere le proprietà delle potenze.

Si eleva il coefficiente alla potenza n e si moltiplicano per n gli esponenti di ciascun fattore della parte letterale. 

Esempio. Devo calcolare la potenza del monomio $$ (4a^3b)^2 $$ Calcolo la potenza del coefficiente numerico $$ 4^2 \cdot (a^3b)^2 $$ $$ 16 \cdot (a^3b)^2 $$ Calcolo la potenza della parte letterale applicando le proprietà delle potenze. $$ 16 \cdot a^{3 \cdot 2} \cdot b^2 $$ Il risultato è la potenza del monomio. $$ 16a^6b^2 $$

La potenza con esponente 0 di qualsiasi monomio è sempre uguale a 1.

$$ (4a^3b)^0 = 4^0 \cdot a^{3 \cdot 0} b^0 = 1 $$

Poiché la potenza $ 0^0 $ non è definita, non è possibile nemmeno definire la potenza con esponente zero di un monomio nullo.

L'elevamento a potenza è una operazione interna dei monomi, perché il risultato è ancora un monomio.

E così via.

 

 


 

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