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L'operatore lineare diagonalizzabile

Un operatore lineare f è detto diagonalizzabile, se la sua matrice rappresentativa rispetto a una qualunque base dello spazio vettoriale V è una matrice diagonalizzabile.

Cos'è una matrice diagonalizzabile

Una matrice diagonalizzabile è una matrice quadrata M simile a una matrice diagonale D.

M1AM=D

Una matrice è simile a un'altra se M-1AM è uguale alla matrice D.

Per un approfondimento sul concetto di matrici simili.

Come riconoscere le matrici diagonalizzabili

Le matrici diagonalizzabili hanno lo stesso polinomio caratteristico pf. pf(λ):=det(AλI(n))

Dove A è la matrice rappresentativa dell'operatore lineare f:V→V rispetto a una qualunque base dello spazio vettoriale V.

Il polinomio caratteristico delle due matrici è uguale, qualunque sia la base prescelta.

Dimostrazione

Il polinomio caratteristico della matrice B è il seguente

pB(λ)=det(Bλ·I)

Ipotizzo che A e B siano matrici simili

B=M1AM

Posso riscrivere la prima formula nella seguente forma

pB(λ)=det(BλI)pB(λ)=det(M1AMλ(M1IM))pB(λ)=det(M1(AλI)M)pB(λ)=det(M1)det(AλI)det(M)pB(λ)=1det(M)det(AλI)det(M)pB(λ)=det(AλI)pB(λ)=pA(λ)

Ho così dimostrato l'uguaglianza dei due polinomi caratteristici.

Come verificare se una matrice o un operatore lineare diagonalizzabile

La diagonalizzabilità di una matrice e dell'operatore lineare (a cui è associata la matrice) può essere riconosciuta anche da alcune caratteristiche.

  • Un operatore lineare è diagonalizzabile se la somma delle molteplicità algebriche (ma) degli autovalori è uguale alla dimensione n dello spazio vettoriale V.
    λσfma(λ)=n
  • Un operatore lineare è diagonalizzabile se la somma delle molteplicità geometriche (mg) degli autovalori è uguale alla dimensione n dello spazio vettoriale V.
    λσfmg(λ)=n
  • Un operatore lineare è diagonalizzabile se la molteplicità geometrica di ogni autovalore è uguale alla molteplicità algebrica dello stesso.
    ma(λ)=mb(λ)λσf
  • Un operatore lineare è diagonalizzabile se esiste una base dello spazio vettoriale V composto dagli autovettori dell'operatore lineare.

Le precedenti condizioni sono equivalenti.

Se l'operatore lineare è diagonalizzabile, allora la matrice diagonale D ha la diagonale principale composta dagli autovalori λ.

M1AM=D

La matrice invertibile M è invece composta dagli autovettori linearmente indipendenti posti in colonna.

Nota. Spesso si utilizzano gli autovettori linearmente indipendenti che compongono le basi degli autospazi E(λ). In ogni caso, la matrice invertibile M e la matrice diagonale D non sono uniche. Dipendono dalla base considerata e dall'ordine di presentazione degli elementi.

Un esempio pratico

Ho un operatore lineare nello spazio vettoriale V=R3.

Quindi, la dimensione dello spazio vettoriale è n=3

f={x1+2x+x32x2x12x2+x3

Usando la base canonica come riferimento, l'applicazione lineare ha la seguente matrice associata.

AfBB=(121020121)

Per capire se l'operatore lineare f è diagonalizzabile, devo capire se la matrice associata A è diagonalizzabile.

M1AM=D

Quindi, calcolo il polinomio caratteristico pf(λ) della matrice A.

pf(λ)=det[AλId]

pf(λ)=det[(121020121)(λ000λ000λ)]

pf(λ)=det[(1λ2102λ0121λ)]

pf(λ)=(1λ)(2λ)(1λ)(2λ)

pf(λ)=(1λ)2(2λ)(2λ)

pf(λ)=(2λ)[(1λ)21]

pf(λ)=(2λ)[12λ+λ21]

pf(λ)=(2λ)[2λ+λ2]

pf(λ)=(2λ)[λ(λ2)]

Il polinomio caratteristico si annulla Pf=0 in due circostanze

pf(λ)=(2λ)[λ(λ2)]=0con{λ=0λ=2

Quindi, la matrice A ha due autovalori.

λ1=0λ2=2

Le molteplicità algebriche degli autovalori sono le seguenti:

ma(λ1)=1ma(λ2)=2

Perché λ1 annulla il polinomio caratteristico in una sola circostanza mentre λ2 lo annulla in due casi.

Poi calcolo la molteplicità geometrica degli autovalori.

mg(λ1)=nr[Aλ1]=3r[A0]=3r[(121020121)]=32=1

mg(λ2)=nr[Aλ2]=3r[A2]=3r[(122102201212)]=

mg(λ2)=3r[(121000121)]=31=2

La matrice A è diagonalizzabile perché

ma(λ1)+ma(λ2)=1+2=3=n

mg(λ1)+mg(λ2)=1+2=3=n

ma(λ1)=mg(λ1)=1

ma(λ2)=mg(λ2)=2

Viene rispettata anche la condizione seguente:

1mg(λ)ma(λ)n

Pertanto, anche l'operatore lineare f è diagonalizzabile.

Come trovare la matrice diagonale

Ogni autovalore genera un autospazio E(λ)

E(λ1)={v1}E(λ2)={v2,v3}

dove i vettori del nucleo dell'autospazio formano una base e sono i seguenti

v1=(1,0,1)v2=(1,0,1)v3=(2,1,0)

Usando i vettori degli autospazi come colonne della matrice ottengo la matrice diagonale.

M=(112001110)

Verifica

Per una verifica provo a calcolare se M-1AM = D.

M1AM=(1211212112010)(121020121)(112001110)

M1AM=(000121020)(112001110)

M1AM=(000020002)

M1AM=(2002)=D

Il prodotto è uguale a una matrice diagonale.

Inoltre, come si può notare, la diagonale principale della matrice è composta dagli autovalori (λ).

La verifica conferma il risultato dell'esercizio.

Corollari e altre proprietà utili

Se lo spazio vettoriale ha dimensione finita n e l'operatore lineare f ha n autovalori distinti tra loro, allora l'operatore lineare è diagonalizzabile.

In questo caso non c'è bisogno di svolgere nessun calcolo.

Dimostrazione

Se ci sono n autovalori, allora ogni autovalore deve avere una molteplicità algebrica uguale a 1. Non superiore.

ma(λ)=1λ

Essendo n autovalori λ, la loro somma eguaglia la dimensione n dello spazio vettoriale V

λma(λ)=n

Anche le molteplicità geometriche devono necessariamente essere uguale a uno perché non possono essere inferiori a 1, né superiori alle relative molteplicità algebriche.

mg(λ)=1λ

La somma delle n molteplicità geometriche eguaglia la dimensione n dello spazio vettoriale V.

λmg(λ)=n

Le condizioni della diagonalizzabilità sono soddisfatte.

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