Neutrini

Il neutrino è una particella elementare indicata con la lettera greca $ \nu $ che appartiene alla famiglia dei leptoni. È elettricamente neutra e possiede una massa a riposo estremamente piccola, molto inferiore a quella di qualsiasi altra particella nota con massa diversa da zero. Ha spin semi-intero, pari a 1/2, quindi è un fermione.

In altre parole, il neutrino è una particella quasi “fantasma” perché è molto difficile da rivelare.

E' estremamente penetrante, miliardi di neutrini solari attraversano ogni secondo ogni cm² della superficie terrestre senza essere fermati.

Interagisce esclusivamente tramite interazione debole e gravità, due forze di portata e intensità estremamente ridotte.

Inoltre ha carica nulla, quindi non subisce l’interazione elettromagnetica e attraversa la materia ordinaria quasi senza lasciare traccia.

Esempio. Nel nucleo del Sole la fusione dell’idrogeno in elio produce enormi quantità di neutrini elettronici. Sulla superficie  terrestre arrivano circa $ 6.5 \times 10^{10} \ \text{neutrini}/(\text{cm}^2 \cdot \text{s}) $. Questo significa che ogni secondo, attraverso un’unghia della mano passano decine di miliardi di neutrini, senza che ci sia alcun effetto misurabile.

Come tutti i leptoni, non subisce l’interazione forte, quindi non partecipa alla formazione di protoni e neutroni.

Un neutrino può interagire solo con la forza debole, responsabile della creazione e dell’annichilazione dei neutrini.

L'interazione con la forza gravitazionale è trascurabile nella pratica, per via della massa minuscola del neutrino. I neutrini hanno massa diversa da zero, seppur piccolissima.

Qual è l'origine dei neutrini? I neutrini si formano in numerosi processi naturali e artificiali: nei decadimenti beta di nuclei atomici e adroni, nelle reazioni nucleari di una stella (come nel Sole), nei reattori nucleari, nelle collisioni di raggi cosmici con l’atmosfera o negli acceleratori di particelle.

    Sapori (flavors) e oscillazioni

    Esistono tre “sapori” di neutrino, ciascuno associato a una particella carica della famiglia dei leptoni:

    Sapore del neutrino Simbolo Leptone associato
    Neutrino elettronico \(\nu_e\) Elettrone
    Neutrino muonico \(\nu_{\mu}\) Muone
    Neutrino tauonico \(\nu_{\tau}\) Tau

    Un neutrino creato con un certo sapore non mantiene necessariamente la stessa identità durante il viaggio. Questo fenomeno è noto come oscillazione dei neutrini.

    Ogni neutrino ha un numero leptonico ben definito.

    Per ogni neutrino esiste un’antiparticella corrispondente detta antineutrino, che si distingue per il numero leptonico opposto.

    Particella Simbolo Nome Numero leptonico
    Neutrino elettronico \(\nu_e\) Neutrino elettronico +1
    Neutrino muonico \(\nu_{\mu}\) Neutrino muonico +1
    Neutrino tauonico \(\nu_{\tau}\) Neutrino tauonico +1
    Antineutrino elettronico \(\bar{\nu}_e\) Antineutrino elettronico -1
    Antineutrino muonico \(\bar{\nu}_{\mu}\) Antineutrino muonico -1
    Antineutrino tauonico \(\bar{\nu}_{\tau}\) Antineutrino tauonico -1

    Cos'è il numero leptonico? Il numero leptonico è un numero quantico assegnato a ogni particella del gruppo dei leptoni e serve a tenere traccia dei leptoni in una reazione. Nei processi del Modello Standard, vale il principio di conservazione della somma dei numeri leptonici, in alte parole la somma prima e dopo la reazione deve essere sempre la stessa. In generale, il numero leptonico è assegnato a tutte le particelle

    • Leptoni (elettrone, muone, tau e i rispettivi neutrini) hanno numero leptonico $+1$.
    • Antileptoni (positrone, antimuone, antitau e antineutrini) hanno numero leptonico $-1$.
    • Tutte le altre particelle (quark, fotoni, gluoni, ecc.) hanno numero leptonico $0$.

    I neutrini e gli antineutrini compaiono in molti processi nucleari naturali o artificiali.

    Esempio

    Nel decadimento beta⁻, un neutrone presente nel nucleo si trasforma in un protone.

    Durante questo processo vengono emessi un elettrone e un antineutrino elettronico:

    $$ n \rightarrow p + e^- + \bar{\nu}_e $$

    Nel lato sinistro della reazione il neutrone $n$ ha numero leptonico $0$.

    Nel lato destro, invece, c'è:

    • un protone $p$ con numero leptonico $0$
    • un elettrone $e^-$ con numero leptonico $+1$
    • un antineutrino elettronico $\bar{\nu}_e$ con numero leptonico $-1$

    La somma dei numeri leptonici a destra è uguale a zero:

    $$ 0 + 1 + (-1) = 0 $$

    Poiché la somma dei numeri leptonici è $0$ sia a sinistra che a destra, il numero leptonico totale si conserva.

    Quindi la reazione è ammessa dal Modello standard.

    Nota. Nel decadimento beta⁺ accade il contrario: un protone si trasforma in un neutrone. In questo caso vengono emessi un positrone (l’antiparticella dell’elettrone) e un neutrino elettronico. $$ p \rightarrow n + e^+ + \nu_e $$ Anche in questo caso il numero leptonico si conserva $$ p^{(0)} \;\rightarrow\; n^{(0)} \;+\; e^{+\,(-1)} \;+\; \nu_e^{(+1)} $$ Per semplicità ho indicato il numero leptonico di ciascuna particella in apice. La somma dei numeri leptonici a sinistra e a destra della reazione è la stessa $0 + (-1) + (+1) = 0$. Quindi anche questa reazione è ammessa dal Modello standard.

    E così via.  

     


     

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