Esercizio studio di funzione 7
Devo studiare la funzione esponenziale
ex+e−xex+e−x
Inizio lo studio analizzando il dominio della funzione
Dominio
Per studiare il dominio riscrivo la funzione in un'espressione equivalente più comoda
f(x)=ex+e−xf(x)=ex+e−x
f(x)=ex+1exf(x)=ex+1ex
f(x)=ex⋅ex+1exf(x)=ex⋅ex+1ex
f(x)=e2x+1exf(x)=e2x+1ex
Ora si tratta di una funzione fratta.
La funzione è definita nell'insieme dei numeri reali, perché la funzione esponenziale è sempre positiva. Quindi, il denominatore non si annulla mai.
Il dominio della funzione coincide con l'insieme dei numeri reali R.
Df=RDf=R
Studio del segno
La funzione f(x)=(e2x+1)/ex è sempre positiva nell'insieme dei numeri reali
Intercetta con l'asse x
Dallo studio del segno so già che la funzione è sempre positiva e non ci sono radici. Quindi non interseca mai l'asse x.
Tuttavia, per completezza svolgo anche questo calcolo.
Per verificare se la funzione interseca l'asse x devo risolvere la seguene equazione y=f(x)=0
e2x+1ex=0e2x+1ex=0
Applico la proprietà invariantiva delle equazioni moltiplicando entrambi i membri per ex
e2x+1ex⋅ex=0⋅exe2x+1ex⋅ex=0⋅ex
e2x+1=0e2x+1=0
e2x=−1e2x=−1
Applico la proprietà invariantiva applicando il logaritmo naturale a entrambi i membri
loge2x=log−1loge2x=log−1
2x=log−12x=log−1
L'equazione non ha soluzioni perché il logaritmo è definito solo se l'argomento è un numero positivo.
Pertanto, la funzione non ha intercette con l'asse x.
Intercetta con l'asse y
Per trovare l'intercetta con l'asse y basta sostituire x=0 nella funzione
f(x)=e2x+1exf(x)=e2x+1ex
f(0)=e2⋅0+1e0f(0)=e2⋅0+1e0
f(0)=e0+1e0f(0)=e0+1e0
Sapendo che l'esponenziale e0=1
f(0)=1+11f(0)=1+11
f(0)=21=0f(0)=21=0
Pertanto, la funzione interseca l'asse y nel punto (x;y)=(0;2)
Utilizzo le informazioni fin qui raccolte per cominciare a delimitare le aree del diagramma cartesiano e i punti dove passa la funzione.
Asintoti verticali e orizzontali
La funzione è continua e definita in ogni punto del suo dominio. Quindi non ci sono asintoti verticali.
Per trovare gli asintoti orizzontali calcolo il limite destro e sinistro della funzione.
Il limite destro della funzione è più infinito (+∞)
limx→∞ex+e−x=limx→∞ex+limx→∞e−x=∞−0=∞
Il limite sinistro della funzione è più infinito (+∞)
limx→−∞ex+e−x=limx→∞ex+limx→∞e−x=0+∞=∞
Pertanto, non ci sono asintoti orizzontali.
Il comportamento asintotico della funzione tende a più infinito sia per x→∞ e sia per x→-∞
Crescenza e decrescenza
Per studiare l'andamento della funzione devo calcolare la derivata prima e studiarne il segno
Calcolo la derivata prima della funzione rispetto a x
Scelgo la funzione nell'espressione equivalente f(x)=ex+e-x perché mi semplifica i passaggi
f′(x)=Dx[ex+e−x]
f′(x)=Dx[ex]+Dx[e−x]
Sapendo che la derivata di D[ex]=ex e D[e-x]=-e-x perché si tratta di una funzione composta D[ex]·D[x]
f′(x)=ex−e−x
Nota. Avrei raggiunto lo stesso risultato anche derivando la funzione nell'altra espressione ma con più passaggi. f′(x)=Dx[e2x+1ex] Utilizzo la regola di derivazione di un rapporto di funzioni f′(x)=Dx[e2x+1]⋅ex−(e2x+1)⋅Dx[ex](ex)2 f′(x)=(e2x⋅2)⋅ex−(e2x+1)⋅ex(ex)2 f′(x)=2⋅e2x⋅ex−e2xex−ex(ex)2 f′(x)=2⋅e2x+x−e2x+x−ex(ex)2 f′(x)=2⋅e3x−e3x−ex(ex)2 f′(x)=e3x−ex(ex)2 f′(x)=e2x⋅ex−ex(ex)2 f′(x)=e2x−1ex f′(x)=e2xex−1ex f′(x)=ex⋅exex−e−x f′(x)=ex−e−x
Poi studio il segno della derivata prima
f′(x)=ex−e−x
Trrasformo l'espressione in un rapporto equivalente
f′(x)=ex−1ex=ex⋅ex−1ex=e2x−1ex
In questo modo è più facile studiare il segno
La derivata prima è negativa nell'intervallo (-∞,0) e positiva nell'intervallo (0,∞)
Quindi, la funzione decresce nell'intervallo (-∞,0) e cresce nell'intervallo (0,∞)
Aggiorno la costruzione del grafico nel diagramma cartesiano inserendo le tendenze.
Punti di minimo e massimo
I punti di minimo e massimo si trovano nei punti stazionari ossia nei punti in cui la derivata prima si annulla
f′(x)=0
ex−e−x=0
ex=e−x
Per la proprietà invariantiva delle equazioni applico il logaritmo naturale a entrambi i membri.
logex=loge−x
Il logaritmo e l'esponenziale sono l'una la funzione inversa dell'altra e si eliminano reciprocamente
x=−x
2x=0
2x⋅12=0⋅12
x=0
Nel punto x = 0 c'è un punto stazionario.
Si tratta di un punto di minimo locale perché la funzione è decrescente a sinistra di x=0 e crescente a destra di x=0.
In x=0 la funzione f(x) assume il valore y=2
f(x)=ex+e−x
f(0)=e0+e−0=1+1=2
Pertanto, la funzione ha un minimo locale nel punto (x;y)=(0;2)
Concavità e convessità
Per studiare la concavità e la convessità della funzione studio la derivata seconda
Scelgo la funzione nell'espressione equivalente f(x)=ex-e-x perché mi semplifica i passaggi
f″(x)=Dx[ex−e−x]
f″(x)=Dx[ex]−Dx[e−x]
f″(x)=ex−(e−x⋅−1)
f″(x)=ex+e−x
f″(x)=ex+1ex
f″(x)=ex⋅ex+1ex
f″(x)=e2x+1ex
La derivata seconda f''(x)>0 è sempre positiva.
Quindi, la funzione f(x) è convessa in ogni punto del suo dominio Df.
Questa informazione completa la costruzione del grafico della funzione.
E così via.