L'origine della filosofia

Dove nacque la filosofia?

La filosofia occidentale nacque nell'antica Grecia nel settimo e sesto secolo avanti Cristo. Al pensiero di questi uomini greci si deve la nascita del metodo di indagine razionale sull'origine e la natura dell'Universo.

Furono i primi uomini a chiedersi il "perché" delle cose, senza ricorrere ai miti, alla fede o alla religione. Il loro pensiero si basava esclusivamente sul ragionamento, sulla discussione e sulla logica.

In un certo senso, la filosofia occidentale nacque nell'Italia meridionale. I primi filosofi greci abitavano nelle colonie greche della Magna Grecia ( Italia meridionale ) e dell'Asia Minore ( Turchia ). In questi luoghi nacque la filosofia. Soltanto dopo, il pensiero filosofico si diffuse anche nella madre patria e nelle polis greche.

La filosofia orientale. Forse la filosofia orientale ( es. taoismo ) nacque ancora prima di quella greca. Tuttavia, la filosofia greca-occidentale è del tutto originale, è la prima in cui l'uomo prova a rispondere alle questioni esistenziali ( es. l'anima è immortale? qual è l'origine dell'universo? ) tramite il ragionamento logico e la razionalità. Inoltre, gli uomini greci non avevano contatti con le culture asiatiche così lontane come quella cinese.

Perché la filosofia nacque nel mondo greco?

Nella civiltà greca la religione aveva un peso minore rispetto alle altre civiltà mediterranee.

Nelle civiltà orientali e in Egitto prevale la figura del monarca che giustifica il suo potere con un'investitura divina. Il re è il rappresentante o l'incarnazione del dio sulla Terra. In molti casi, il potere veniva gestito dai sacerdoti e il monarca era soltanto un'icona. Si trattava di società poco libere, in cui il pensiero degli uomini doveva sottostare al regime religioso.

Nell'antica Grecia, invece, la società era molto diversa e più libera. Si potrebbe definire quasi "moderna". Non a caso tutte le società del mondo occidentale di oggi ( Usa, Europa, ecc. ) affermano di avere le proprie origini nel mondo greco.

La religione è presente anche nel mondo greco ma ha meno importanza rispetto alle monarchie orientali.

La religione greca. La religione nell'antica Grecia deriva dalla mitologia del popolo greco. Questi racconti narrano le vicende di divinità molto simili all'uomo, con le stesse virtù e gli stessi difetti. Nell'Olimpo greco si può trovare di tutto e il comportamento degli dei richiama quelli "normale" dell'uomo. Spesso si tratta di racconti tramandati a voce nella cultura orale, poi raccolti e scritti da Omero.

In primo luogo, nel mondo greco il potere politico ed economico non era accentrato nelle mani di pochi. Grazie ai fiorenti scambi commerciali il ceto mercantile greco si era trasformato in una classe intermedia benestante e molto influente nella vita pubblica ( simile alla borghesia ).

Pertanto, la società greca è molto più variegata e aperta alle diversità, poiché il potere economico è più frammentato. Le individualità non sono combattute.

Le famiglie dei mercanti basavano la loro ricchezza sul commercio e sullo scambio economico, non sul possesso della terra. Quindi, i greci erano più aperti al confronto con le altre culture diverse dalla loro.

Questa pluralità e apertura culturale fu garantita per secoli dalla mancanza di un'autorità centrale nel mondo greco. Il popolo greco aveva la stessa lingua e le stesse tradizioni ma era politicamente suddiviso in città-stato ( polis ) indipendenti.

In queste circostanze gli uomini maturarono la propria tendenza alla partecipazione alla vita pubblica, al confronto critico e alla discussione, senza subire i limiti dettati dalla religione e dal dogma religioso.

In alcune città-stato nacquero anche le prime forme di democrazia e di gestione collettiva della cosa pubblica.

Per questi motivi, la filosofia occidentale nacque nel mondo greco e non altrove.

 


 

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