La Scuola di Elea

La Scuola di Elea (o Scuola eleatica) è una scuola filosofica nata a  Elea (oggi Velia) nella Magna Grecia e rappresenta uno dei pilastri del pensiero filosofico antico. E' nota per il suo approccio rigorosamente logico e la centralità del concetto di essere.

Emerge in un periodo in cui la filosofia greca si divide principalmente tra il naturalismo della Scuola ionica di Mileto e l'armonia numerica dei pitagorici.

Tuttavia, gli Eleati si distinguono per un interesse primario verso la metafisica. Si focalizzano sull'essere come realtà unica e immutabile, in aperto contrasto con il cambiamento percepito dai sensi umani.

Quindi, gli eleatici sono in aperta contrapposizione con Eraclito che, invece, vede nel cambiamento la natura della realtà.

Gli esponenti della Scuola eleatica

Tradizionalmente, Senofane di Colofone era considerato il fondatore della Scuola Eleatica. In realtà è più un precursore, perché critica la religione tradizionale e introduce l'idea di un dio unico e perfetto, anticipando il pensiero eleatico senza però fondare la scuola.

Il vero pilastro della Scuola eleatica è Parmenide di Elea che nel poema "Sulla natura" formula la concezione dell’essere come unico, eterno e immutabile, negando la realtà del non-essere e del divenire.

Un altro esponente importante è Zenone di Elea, allievo di Parmenide, noto per i suoi paradossi che sfidano le intuizioni sensoriali e difendono la visione di un mondo immutabile.

Paradossi di Zenone. Tra i paradossi più conosciuti di Zenone c'è la dicotomia: "Per raggiungere una meta, bisogna prima percorrere infinite metà di una distanza, rendendo il movimento impossibile". Ad esempio, Achille non può superare una tartaruga che ha un vantaggio iniziale, poiché deve coprire infinite frazioni della distanza.

Infine, Melisso di Samo che amplia le idee parmenidee, sostenendo l’infinità e l’impenetrabilità dell’essere.

L'essere, il rigore logico e la negazione del divenire

Al centro del pensiero filosofico della Scuola eleatica c'è l’essere.

L’essere eleatico è una sostanza non materiale, un principio astratto e metafisico.

Secondo Parmenide, solo l’essere è reale, unico e necessario. Il non-essere non può esistere, e il cambiamento è illusorio.

Un altro elemento importante è la negazione del divenire.

Secondo gli eleatici, il cambiamento e la pluralità sono apparenze sensoriali, mentre la vera realtà (l'essere) è immutabile.

Per giungere a queste conclusioni gli elatici utilizzano il rigore logico.

La Scuola eleatica è pioniera nell’uso del ragionamento deduttivo, con Zenone che usa i paradossi per dimostrare le contraddizioni insite nelle percezioni comuni.

Nota. La Scuola Eleatica ha influenzato profondamente Platone e Aristotele, che hanno rielaborato il concetto di essere nei loro sistemi. Tuttavia, le idee eleatiche sono state anche criticate per il loro distacco dall’esperienza sensoriale. Ad esempio, Aristotele confutò i paradossi di Zenone introducendo l’idea di infinito potenziale.

Quindi, per i filosofi eleati niente cambia davvero anche se tutto cambia… il che, a pensarci bene, è un’ottima scusa per stare fermi, tanto l’essere resta sempre lì, fermo e immutabile!

E così via.

 


 

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