Legge di Henry
La solubilità in un liquido di un gas che non reagisce in un solvente (es. acqua) è direttamente proporzionale alla pressione parziale della fase gassosa, cioè al di sopra della soluzione. $$ C_g = k_H \cdot P_g$$
Dove Cg è la concentrazione del gas nella soluzione, kH è la costante della legge di Henry e Pg è la pressione del gas sovrastante la soluzione.
Secondo la legge di Henry la quantità di un gas che può essere sciolta in un volume di un liquido non è illimitata.
La concentrazione Cg in equilibrio del gas disciolto in una soluzione satura è proporzionale alla pressione del gas Pg sopra la soluzione (fase gassosa).
Pertanto, la solubilità del gas aumenta con la pressione della fase gassosa.
Nota. La legge di Henry si applica soltanto per i gas che non reagiscono con i solventi (es. acqua). Nel caso dei gas che reagiscono con i solventi, la solubilità è maggiore e la concentrazione del gas disciolto stimata dalla legge di Henry è sottostimata.
La costante di Henry kH non è universale, è determinata dalla temperatura, dal soluto e dal solvente.
La solubilità dei gas e temperatura
La solubilità dei gas disciolti in un liquido di solito si riduce con la temperatura ma in alcuni solventi può anche aumentare.
Generalmente la solubilità di un gas in un liquido è un processo esotermico, ossia con cessione calore all'esterno.
Pertanto, la solubilità del gas si riduce con l'aumentare della temperatura.
E' quindi sufficiente riscaldare la soluzione per eliminare i gas disciolti nel liquido.
Nota. Questo fenomeno è particolarmente importante per contenere l'inquinamento termico negli scarichi industriali. L'ossigeno contenuto nelle acque di scarico è meno solubile se l'acqua è calda e le forme di vita acquatiche non possono fruirne. Per questo motivo, le acque di scarico devono essere raffreddate prima di essere rilasciate nell'ambiente.
Questa regola non è però generale.
In alcuni solventi la solubilità del gas aumenta con la temperatura.
E così via.
