La classe di equivalenza modulo r
Una classe di equivalenza modulo ρ dell'elemento β definita nell'insieme X è l'insieme [β] di tutti gli elementi x di X che sono in relazione con l'elemento βρx. [β]ρ={x∈X|xρβ}
L'elemento a è detto rappresentante della classe.
Ogni classe può essere composta al minimo da un elemento ossia dal rappresentante della classe stessa.
Esempio
La relazione di equivalenza ρ collega gli elementi a,b dell'insieme dei numeri interi Z che soddisfano la seguente relazione a2=b2.
[a]={b∈X|a2=b2}
Ad esempio, una classe è la seguente:
[a]={+2,−2}
Perché sia +2 che -2 al quadrato restituiscono lo stesso risultato (4)
In generale, in questo esempio ogni classe di equivalenza [a] della relazione ρ è composta da due elementi
[a]={+a,−a}
Fatta eccezione per l'elemento 0, la cui classe di equivalenza è composta da un solo elemento, lo zero.
[0]={0}
Un esempio pratico di classe di equivalenza
L'insieme delle parti di A={1,2,3} è il seguente:
P(A)={Ø,{1},{2},{3},{1,2},{1,3},{2,3},{1,2,3}}
Gli elementi dell'insieme delle parti sono sottoinsiemi di elementi.
Per ipotesi la relazione di equivalenza ρ individua gli elementi di P(A) che hanno la stessa cardinalità, ossia lo stesso numero di elementi.
Quindi, le classi di equivalenza sono determinate da
[a]ρ={x∈A|xρa}
In questo caso le classi di equivalenza sono le seguenti
La classe di equivalenza di a=Ø è l'insieme vuoto stesso
[Ø]ρ={Ø}
Attenzione. Non bisogna confondersi. Questo non vuol dire che la classe è vuota. La classe contiene un elemento ossia l'insieme vuoto {Ø} in quanto è un elemento di P(X). Come già detto, la classe di equivalenza contiene al minimo un elemento ossia l'elemento rappresentativo della classe.
La classe di equivalenza di a={1} è il sottoinsieme composto da tutti gli elementi di P(A) con cardinalità uguale a 1, ossia i singletons.
[1]ρ={{1},{2},{3}}
Allo stesso modo la classe di equivalenza degli elementi a={2} e a={3} è la stessa di a={1}
[2]ρ={{1},{2},{3}}
[3]ρ={{1},{2},{3}}
La classe di equivalenza dell'elemento a={1,2} è composta da tutti gli elementi di P(A) con cardinalità uguale a 2
[1,2]ρ={{1,2},{1,3},{2,3}}
Anche in questo caso, la classe di equivalenza di a={1,2} è uguale alle classi di equivalenza degli elementi a={1,3} e a={2,3}
[1,3]ρ={{1,2},{1,3},{2,3}}
[2,3]ρ={{1,2},{1,3},{2,3}}
Infine, la classe di equivalenza dell'elemento a={1,2,3} è il sottoinsieme di elementi di P(A) con cardinalità uguale a 3.
[1,2,3]ρ={{1,2,3}}
Nota. Come si può vedere in quest'ultimo caso, ogni classe di equivalenza è composta al minimo dall'elemento rappresentativo.
Le proprietà delle classi di equivalenza
Dato un insieme A, una relazione di equivalenza ρ definita in A e presi due elementi a,b di A, le classi di equivalenza hanno le seguenti proprietà
[a]≠Ø [a]=[b]ρ⇔aρb [a]≠[b]ρ⇔[a]⋂[b]=Ø
Dimostrazione
Prima proprietà
Una classe di equivalenza non è mai vuota.
[a]≠Ø
La relazione di equivalenza è riflessiva.
Quindi, ogni elemento a di A è in relazione con se stesso.
∀a∈A(aρa)⇒∀a∈A[a]≠Ø
Pertanto, ogni classe di equivalenza contiene almeno un elemento, ossia l'elemento di rappresentanza, e non è vuota.
In conclusione, una classe di equivalenza non è mai vuota. Al minimo contiene l'elemento rappresentante della classe.
Seconda proprietà
Due classi di equivalenza sono uguali se i loro elementi rappresentativi sono in relazione tra loro.
[a]=[b]ρ⇔aρb
Essendo una doppia implicazione, devo dimostrare sia la condizione sufficiente e sia la condizione necessaria.
A] Condizione sufficiente
Se la classe di [a]=[b] allora gli elementi rappresentativi sono in relazione tra loro
[a]=[b]ρ⇒aρb
L'ipotesi di partenza è l'uguaglianza delle classi [a]=[b], devo dimostrare che aρb sono in relazione.
Secondo la proprietà riflessiva, ogni elemento dell'insieme A appartiene alla sua classe di equivalenza [a] perché ogni classe contiene il suo elemento rappresentativo.
∀a∈A∈[a]
Per ipotesi la classe [a] è uguale alla classe [b]
Quindi, esiste l'elemento a appartiene anche alla classe [b]
[a]=[b]⇒a∈[b]
A sua volta la classe [b] contiene tutti gli elementi x in che soddisfano la relazione xρb
[b]={x∈A|xρb}
Pertanto, l'elemento x=a è in relazione con [b]
aρb
Questo dimostra la condizione
[a]=[b]⇒aρb
La condizione sufficiente è dimostrata.
B] Condizione necessaria
Se i rappresentanti delle classi sono in relazione aρb, allora le rispettive classi sono uguali tra loro [a]=[b].
aρb⇒[a]=[b]ρ
Secondo la tesi la classe [a] è uguale alla classe [b]
Posso riscrivere l'uguaglianza con la doppia inclusione.
[a]=[b]⇔[a]⊆[b]∧[b]⊆[a]
Secondo la prima inclusione
[a]⊆[b]⇔∀x∈[a],x∈[b]
Se x appartiene alla classe di a, allora x è in relazione con a.
x∈[a]==>xρa
Secondo l'ipotesi iniziale ho anche la relazione tra a e b
aρb
Quindi
xρaaρb
Applicando la proprietà transitiva
xρa∧aρb⇒xρb
Poiché per ipotesi aρb, allora tutti gli elementi in [a] appartengono anche a [b]
aρb⇒∀x∈[a],x∈[b]⇒[a]⊆[b]
Ho così dimostrato che la classe [a] è inclusa nella classe [b]
Ora devo dimostrare la condizione opposta, ossia se anche la classe [b] è inclusa nella classe [a]
Secondo la seconda inclusione
[b]⊆[a]⇔∀x∈[b],x∈[a]
Se x appartiene alla classe di b, allora x è in relazione con b.
x∈[b]==>xρb
Secondo l'ipotesi iniziale ho anche la relazione tra a e b
aρb
che per la proprietà di simmetria è uguale a
bρa
Quindi
xρbbρa
Applicando la proprietà transitiva
xρb∧bρa⇒xρa
Poiché per ipotesi aρb, allora tutti gli elementi in [a] appartengono anche a [b]
aρb⇒∀x∈[b],x∈[a]⇒[b]⊆[a]
Ho così dimostrato che la classe [b] è inclusa nella classe [a]
Una volta dimostrata la doppia inclusione [b] ⊆ [a] e [a] ⊆ [b], ho dimostrato anche l'uguaglianza delle classi.
[a]⊆[b]∧[b]⊆[a]⇒
Ho così dimostrato anche la condizione necessaria.
Terza proprietà
Due classi sono diverse se sono disgiunte, ossia se l'intersezione delle classi è uguale al vuoto.
[a]≠[b]⇔[a]⋂[b]=Ø
Essendo una doppia implicazione, devo dimostrare sia la condizione necessaria che sufficiente.
La condizione sufficiente
La dimostrazione è per assurdo
Se l'intersezione [a]⋂[b] è diversa dall'insieme vuoto, allora deve esistere un elemento.
[a]⋂[b]≠Ø⇒∃a∈[a]⋂[b]
Un elemento qualsiasi c dell'intersezione appartiene sia ad [a] che a [b]
Se c appartiene alla classe [a], allora c è in relazione con a e le classi [a] e [c] sono uguali
c∈[a]⇒cρa⇒[c]=[a]
Se c appartiene alla classe [b], allora c è in relazione anche con b e le classi [b] e [c] sono uguali
c∈[b]⇒cρb⇒[b]=[a]
Quindi, per transitività le classi [a] e [b] sono uguali
$$ [a]=[b]
Questo però nega l'ipotesi iniziale [a]≠[b].
Quindi, non può esserci nessun elemento nell'intersezione [a]⋂[b]=Ø.
La condizione necessaria
Ora dimostro che se l'intersezione [a]⋂[b] è nulla, allora le classi [a] e [b] sono diverse
[a]⋂[b]=ø⇔[a]≠[b]
La dimostrazione è sempre per assurdo.
Se per assurdo le classi sono uguali [a]=[b]
Allora l'intersezione [a]⋂[b] è uguale all'intersezione di [a] per se stessa [a]⋂[a].
Secondo la proprietà di idempotenza, l'intersezione di [a]⋂[a] è uguale ad [a].
[a]⋂[a]=[a]
Quindi la classe [a] non è vuota
[a]≠Ø
Questo è però un assurdo perché è una negazione dell'ipotesi iniziale [a] ⋂ [b] = Ø.