L'astronomia greca

I filosofi e astronomi greci danno un grande contributo alla nascita dell'astronomia come scienza, separata e distinta dal mito e dalla religione.

Talete di Mileto

Le prime scoperte astronomiche nella cultura greca sono firmate da Talete di Mileto nel VII secolo avanti Cristo. Fu il primo a suddividere l'anno in 365 giorni e a calcolare con esattezza i giorni degli equinozi e dei solstizi.

In un certo senso, è grazie a Talete se ancora oggi suddividiamo l'anno in quattro stagioni.

Il filosofo provò anche a calcolare il diametro del Sole e della Luna, analizzando la superficie occupata sulla volta celeste dai due corpi.

Anassimandro

Un altro contributo importante all'astronomia greca venne dato da Anassimandro. E' il primo a ipotizzare l'esistenza di altri corpi, pianeti o mondi nel sistema solare.

A lui si deve l'antica visione geocentrica del sistema solare. Il filosofo-scienziato pose la Terra al centro del sistema solare. Si trattava ovviamente di una visione sbagliata, ma fu comunque la prima volta che un uomo immaginò il sistema solare come un insieme di pianeti.

Geocentrismo. E' una parola composta da due termini greci geo ( Terra ) e centro. E' abbastanza facile capire il significato e l'etimologia del termine.

Da questo "nuovo" (ma sbagliato) punto di vista, Anassimandro si accorse che il piano orbitale del Sole ( eclittica ) aveva un'inclinazione diversa rispetto al piano orbitale della Terra ( equatore celeste ).

In pratica, la Terra aveva un'inclinazione diversa rispetto agli altri corpi.

Nota. Per meglio dire... Anassimandro era convinto che la Terra fosse il centro del sistema solare, pertanto erano tutti gli altri pianeti e il Sole ad avere un piano orbitale inclinato rispetto alla Terra.

Anassimandro piantò un bastone sul terreno ( gnomone ) in modo ortogonale, per misurare l'ombra proiettata al suolo dalla luce solare e lunare e misurare l'altezza del Sole e della Luna sulla volta terrestre.

Guardando il percorso tracciato dall'ombra sul terreno, si accorse così che la Luna e il Sole avevano un piano orbitale differente rispetto alla Terra.

Gli orologi solari. L'idea di Anassimandro fu lo spunto per la costruzione del primo orologio solare detto meridiana. L'ombra del bastone proiettata sul terreno consentiva di misurare lo scorrere delle ore del giorno.

La scuola di Pitagora

Nel V secolo il filosofo e matematico greco Pitagora elaborò una visione della natura basata sul calcolo geometrico.

In particolare, Pitagora e i suoi discepoli ( pitagorici ) assunsero la sfera come elemento geometrico perfetto della natura e lo utilizzarono per costruire la loro rappresentazione dell'universo.

la sfera pitagoricaPerché la sfera è perfetta? La scuola pitagorica considera la sfera come un solido perfetto perché tutti i punti della superficie sono equidistanti dal centro. Per questo motivo usano la sfera per rappresentare l'armonia dell'Universo. Il punto centrale è il fulcro della forza che tiene insieme tutti gli altri punti della sfera.

I pitagorici si accorsero che il Sole e la Luna avevano forma sferica e intuirono la medesima forma anche per la Terra, guardando l'ombra del nostro pianeta proiettata sulla Luna durante le eclissi.

eclissi di Luna e l'ombra della Terra

Concepirono tutto il cosmo come una sfera di cristallo trasparente ( sfera pitagorica ) in cui sono collocati i pianeti e le stelle. Tutti i corpi erano in armonia e seguivano un'orbita sferica e circolare.

Con la scuola pitagorica nacquero anche le due principali visioni del sistema planetario ( geocentrica o eliocentrica ) che divideranno il pensiero umano per quasi duemila anni.

  1. Il sistema geocentrico. Al centro della sfera alcuni pitagorici collocarono la Terra ( sistema geocentrico ).
  2. Il sistema eliocentrico. Altri pitagorici, come Filolao, immaginarono invece un corpo infuocato al centro di tutto, intorno al quale orbitavano gli altri pianeti e la Terra ( sistema eliocentrico da "helios" ossia elio, Sole ).

I filosofi greci si divisero tra queste due visioni contrapposte del cosmo. Ad esempio, Platone adottò la configurazione eliocentrica mentre Aristotele quella geocentrica.

il sistema geocentrico dell'Universo

Alla fine, prevalse quella sbagliata, la configurazione geocentrica dell'Universo, in quanto poneva l'uomo al centro del cosmo ( visione antropocentrica dell'Universo ).

 


 

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