La contrazione delle lunghezze
La teoria della relatività modifica sia la concezione del tempo che dello spazio.
Oltre a causare una dilatazione del tempo, la velocità causa anche una contrazione dello spazio e delle lunghezze degli oggetti.
Di cosa si tratta?
Quando un oggetto è in movimento rispetto a un sistema di riferimento, la lunghezza dell'oggetto si riduce nei confronti del medesimo sistema.
Esempio. Quando un oggetto è fermo misura 8,6 centimetri. Se lo stesso oggetto lo facciamo muovere a velocità molto elevate, misura sempre 8,6 centimetri ma noi lo vediamo più corto, perché lo spazio dove si trova l'oggetto in movimento si contrae.
La lunghezza propria e relativa
La lunghezza propria è la lunghezza di un oggetto quando è fermo e si trova in un sistema di riferimento in quiete.
In un sistema di riferimento in moto la misura della lunghezza dell'oggetto è inferiore poiché si sposta a una velocità maggiore.
Un oggetto in movimento è più corto di uno fermo.
Questo effetto relativistico è tanto più evidente, quanto più la velocità dell'oggetto si avvicina alla velocità della luce.
A basse velocità la contrazione delle lunghezze è comunque trascurabile e molto difficile da osservare.
La formula della lunghezza propria
Questa proprietà della fisica è rappresentata con la seguente formula matematica.
Quando un oggetto è fermo la sua velocità è pari a zero ( v = 0 ). In questa circostanza la lunghezza L dell'oggetto eguaglia la sua lunghezza propria L0.
Tanto più l'oggetto si muove velocemente ( v>0 ) tanto più si contrae la sua lunghezza L.