La conferma sperimentale della Teoria generale

La teoria della relatività generale di Einstein ottenne la prima conferma sperimentale nel 1919, durante un'eclissi totale di Sole.

Gli scienziati osservarono le stelle sullo sfondo del Sole durante l'eclissi, scoprendo che quelle più vicine al disco solare non si trovavano nella giusta posizione.

l'eclissi solare e le stelle sullo sfondo stellato

Nota. Questo fenomeno può essere osservato dalla Terra soltanto durante un'eclissi totale, perché le stelle non sono visibili nel cielo diurno.

Perché osservarono questo fenomeno?

La luce proveniente dalle stelle era stata curvata dal campo gravitazionale del Sole.

la deflessione della luce stellare

La deflessione della luce delle stelle fu la prima prova sperimentale che confermò la validità della teoria della relatività generale di Einstein.

Altre conferme sperimentali

Successivamente la teoria della relatività generale ottenne altre conferme scientifiche.

Mercurio

La teoria della relatività fu utilizzata per calcolare l'avanzamento del perielio di Mercurio, riuscendo a prevedere l'orbita del pianeta in modo molto più preciso rispetto alle leggi di Newton.

Nota. Il perielio è il punto dell'orbita in cui un pianeta si avvicina di più al Sole. In genere è sempre lo stesso. E' determinato dalle forze gravitazionali della stella e degli altri pianeti. Per quando riguarda Mercurio, invece, si sposta di qualche decina di secondi ogni secolo.

La discrepanza è causata dalla curvatura dello spazio-tempo del Sole. Quando Mercurio si avvicina alla stella, il pianeta tende ad accelerare il suo moto in avanti.

I buchi neri

Un'altra conferma scientifica della relatività generale sono i buchi neri.

Cos'è un buco nero? E' un corpo celeste particolarmente denso di massa, ha una forza di gravita enorme, tale da catturare e intrappolare persino la luce. Per questa ragione non possiamo vederlo direttamente ed è detto buco "nero" ( black hole ).

Un buco nero provoca una deformazione radicale dello spazio-tempo. Tutto ciò che cade all'interno di un confine, detto orizzonte degli eventi, non riesce più a uscire dalla sua fossa gravitazionale.

un esempio di buco-nero

L'esistenza dei buchi neri è stata confermata dallo studio degli effetti gravitazionali e dal fenomeno della lente gravitazionale sul fondo stellato.

Di recente, la loro esistenza è stata confermata anche dalla rilevazione delle prime onde gravitazionali.

 


 

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